Andrea G. Pinketts – Stati d’Animo
Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.
Il dolore è sordo, il dolore è muto. Il dolore è sordomuto. Sordo perché ascolta solo se stesso, muto perché non ci sono parole che possano parlarne.
Vivo accadendomi e mi stupisco perché mi sono inattesa. M’incontro, a volte, ché mi allontano e nel vedermi mi trasfiguro.
Capita di perdersi anche quando si conosce a memoria il percorso.
Particolari stati d’animo possono venire “esorcizzati” mentre la scrittura riempie il foglio, come se una volta trasformate in parole, le brutte sensazioni si svuotassero del loro carico di grigiore, sofferenza e tristezza.
La notte resta stropicciata tra le lenzuola, mentre il giorno preme prepotente sulla finestra. Nuova vita si offre.
Emozioni e ricordi non subiscono l’erosione del tempo.
Fiero di me! Perché non sarò mai mutabile a seconda della convenienza ma sempre e solo me stesso a costo di essere odiato.