Andrea Lombardi – Tempi Moderni
Ho imparato a sentirmi libero quanto mi basta, per non accorgermi di essere prigioniero di una libertà apparente.
Ho imparato a sentirmi libero quanto mi basta, per non accorgermi di essere prigioniero di una libertà apparente.
Ritengo che l’intero globo sia sotto il dominio malefico dell’ignoranza, scrivo con il preciso scopo di combatterla.
La massa è fatta di sole sfumature. Senza contorni netti è moribonda mole puntiforme in movimento. Con questa ottica non si scorge altro che un continuo sfavillare lontano di gesti che indicano la vita, il suo continuo apparire deformato e di sfuggita. Questa è l’ottica della lontananza necessaria alla grandezza della massa, che spinge fuori e in alto a conferma dei suoi contorni finali, informi, sfilacciati. La vita che appare tra queste righe grigie è pura sostanza contratta. Una sostanza dalla pelle troppo spessa per secoli di formalizzazioni divenute aria e formalismi, la cui essenza pura però si svolge, ancora e fortuitamente, in una definizione di sé con la potenza di un simbolo sepolto e illuminato dai suoi scatti ad esistere.
Sono in molti ad evocare la pena di morte, le stragi, ma se in Italia dovessimo arrivare a questo il problema è trovare chi è degno di sparare.
Lo stato non c’è stato. Siamo proprio certi che la parte marcia dello stato abbia fatto molte meno vittime del terrorismo?
Certi titoli di film se fossero rapportati alla realtà subirebbero inevitabilmente delle modifiche, per esempio, non so, un: “scusa ma ti chiamo amore” diventerebbe: “scusa ma ti chiamo coglione”.
Siamo figli di un passato che non ci appartiene.