Andrea Ricotti – Morte
Commemorazione ai morti? Ma stiamo scherzando? Non ci penso neanche, figurati se stanno peggio di noi vivi, sono loro dall’aldilà, che dovrebbero commemorarci, cavolo.
Commemorazione ai morti? Ma stiamo scherzando? Non ci penso neanche, figurati se stanno peggio di noi vivi, sono loro dall’aldilà, che dovrebbero commemorarci, cavolo.
Punizione per alcuni, per altri un dono e per molti, un favore.
Chiediti perché, quando avevi la sua mano nella tua, correvi come un matto, facevi i chilometri, e adesso, che la tua mano stringe l’aria, corri con la stessa velocità, ma non fai neanche un metro.
La morte è l’umiltà della vita.
La cosa più importante per ogni uomo è poter morire in ogni momento senza avere rimpianti, così serenamente, sena oriolo addormirsi, io non credo di essere pronto finchè di cupidezza sarò infetto.
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Quella gente che ha più rispetto per i morti che non per i vivi è decisamente pericolosa.