Andrea Ricotti – Tristezza
Mi sento così a terra che ormai anche la mia ombra ha cominciato a calpestarmi senza nemmeno un briciolo di pietà.
Mi sento così a terra che ormai anche la mia ombra ha cominciato a calpestarmi senza nemmeno un briciolo di pietà.
Come mai ci sono così poche persone perbene? Ne ho abbastanza di questi abbozzi di umanità, di queste caricature, di questi esseri riusciti a metà.
La peggior solitudine è essere privi di un’amicizia sincera.
Più il dolore è lacerante, più chiede un rispettoso silenzio.
La tua assenza nella mia vita ha lasciato un vuoto che non potrà mai riempirsi, ho cercato in tutti i modi di dimenticarti, ma non ci sono riuscita, così ho imparato a convivere con questo vuoto e sorrido, perché mi rendo conto che nonostante gli anni, ti amo sempre.
Sai, quel giorno guardavo quelle margherite, le guardavo mentre mi scendeva una lacrima, mi scorreva sul viso, per poi finire a terra.In fondo avevo solo voglia di pronunciare il tuo nome, volevo urlarlo così forte da sentire le corde vocali spegnersi piano, volevo correre… correre all’impazzata fino a che le gambe avessero ceduto, volevo solo urlare il tuo nome al cielo…Stringere tra le mani quelle margherite che sapevano di te, della tua vita e urlare il tuo nome…
Quando sono sotto la doccia piango pensando a te. Ogni volta che appari ai miei occhi io non voglio esserti amico, anzi vorrei essere molto di più. Per essere amico devo starti distante. Ogni volta che siamo vicini il mio cuore ti chiama e mi fa soffrire. Tu in me cerchi amicizia, io subisco il tuo volere. Soffro in silenzio, quando chiedi a me certe cose io rispondo sempre con sincerità e senza doppi fini. Ho sofferto troppo ed è ora di non soffrire più. Rinuncio all’esserti vicino fisicamente, ricordati che nel momento del bisogno per te ci sarò sempre.