Andrea Rossi – Frasi sulla Natura
Raccolgo disegni nell’aria, l’antica giostra delle foglie al vento che rapisce lo sguardo. E insieme allo sguardo il sapore degli attimi.
Raccolgo disegni nell’aria, l’antica giostra delle foglie al vento che rapisce lo sguardo. E insieme allo sguardo il sapore degli attimi.
È qui che mi voglio fermare. Voglio guardare questo immenso mare azzurro, questo immenso cielo blu, dove il vento soffia, dove il mare accarezza i miei piedi, dove il sole mi scalda. Che bella sensazione sto provando, quanto vorrei che questo non finisse mai.
Un fiore, nato spontaneamente dal nulla, dal ghiaino, dalla terra sterile.Bello e fiero del traguardo raggiunto, felice di essere lì, e di aver avuto la forza per crescere in tali condizioni, un po’ come dovresti esserlo tu, con tutto ciò che la vita non ti ha dato. Ma non disperare, questo è un primo passo verso la felicità.
Mare.Come una donna inganna la vostra sorte, sorella senza legami,accompagna l’anima vostra nei suoi abissi e la fa propria.Abbiate sempre giusta la ragione quando vi inoltrate in lei,come una mantide si nutrirà di voi, se vorrete diventare suoi sposi.
La natura non trova nessuna via d’uscita dal labirinto delle forze turbate e contrarie, e l’uomo deve morire. Guai a colui che potrà dire, vedendo un simile evento: “Che pazza! Se avesse aspettato, se avesse lasciato agire il tempo, la sua disperazione si sarebbe placata, qualche altro si sarebbe trovato per consolarla!”Sarebbe lo stesso che dire: “Quel pazzo, è morto di febbre! Se avesse aspettato finché le forze gli fossero ritornate, i succhi vitali purificati, e calmato il tumulto del suo sangue! Egli vivrebbe ancora oggi e tutto sarebbe andato bene!”
La Primavera, non è altri che Madre Natura, che d’un tratto, rammenta di avere ancora nel cuore un fanciullo festoso.
Camminando in riva al mare udì un riecheggiare lontano, vidi vorticosi ellissi di uno stanco gabbiano e il sole infuocato sparire piano;vidi spumeggianti onde in perenne movimento e lo scintillìo opaco di un faro che ruotava lento…e granelli di sabbia umidi, imponenti scogli, ruvidi… in cielo una lieve polvere di stelle e tra gli abissi un prezioso manto di perle; fu così che mi avvolse la natura, estasiandomi con ogni sua sfumatura…
È qui che mi voglio fermare. Voglio guardare questo immenso mare azzurro, questo immenso cielo blu, dove il vento soffia, dove il mare accarezza i miei piedi, dove il sole mi scalda. Che bella sensazione sto provando, quanto vorrei che questo non finisse mai.
Un fiore, nato spontaneamente dal nulla, dal ghiaino, dalla terra sterile.Bello e fiero del traguardo raggiunto, felice di essere lì, e di aver avuto la forza per crescere in tali condizioni, un po’ come dovresti esserlo tu, con tutto ciò che la vita non ti ha dato. Ma non disperare, questo è un primo passo verso la felicità.
Mare.Come una donna inganna la vostra sorte, sorella senza legami,accompagna l’anima vostra nei suoi abissi e la fa propria.Abbiate sempre giusta la ragione quando vi inoltrate in lei,come una mantide si nutrirà di voi, se vorrete diventare suoi sposi.
La natura non trova nessuna via d’uscita dal labirinto delle forze turbate e contrarie, e l’uomo deve morire. Guai a colui che potrà dire, vedendo un simile evento: “Che pazza! Se avesse aspettato, se avesse lasciato agire il tempo, la sua disperazione si sarebbe placata, qualche altro si sarebbe trovato per consolarla!”Sarebbe lo stesso che dire: “Quel pazzo, è morto di febbre! Se avesse aspettato finché le forze gli fossero ritornate, i succhi vitali purificati, e calmato il tumulto del suo sangue! Egli vivrebbe ancora oggi e tutto sarebbe andato bene!”
La Primavera, non è altri che Madre Natura, che d’un tratto, rammenta di avere ancora nel cuore un fanciullo festoso.
Camminando in riva al mare udì un riecheggiare lontano, vidi vorticosi ellissi di uno stanco gabbiano e il sole infuocato sparire piano;vidi spumeggianti onde in perenne movimento e lo scintillìo opaco di un faro che ruotava lento…e granelli di sabbia umidi, imponenti scogli, ruvidi… in cielo una lieve polvere di stelle e tra gli abissi un prezioso manto di perle; fu così che mi avvolse la natura, estasiandomi con ogni sua sfumatura…
È qui che mi voglio fermare. Voglio guardare questo immenso mare azzurro, questo immenso cielo blu, dove il vento soffia, dove il mare accarezza i miei piedi, dove il sole mi scalda. Che bella sensazione sto provando, quanto vorrei che questo non finisse mai.
Un fiore, nato spontaneamente dal nulla, dal ghiaino, dalla terra sterile.Bello e fiero del traguardo raggiunto, felice di essere lì, e di aver avuto la forza per crescere in tali condizioni, un po’ come dovresti esserlo tu, con tutto ciò che la vita non ti ha dato. Ma non disperare, questo è un primo passo verso la felicità.
Mare.Come una donna inganna la vostra sorte, sorella senza legami,accompagna l’anima vostra nei suoi abissi e la fa propria.Abbiate sempre giusta la ragione quando vi inoltrate in lei,come una mantide si nutrirà di voi, se vorrete diventare suoi sposi.
La natura non trova nessuna via d’uscita dal labirinto delle forze turbate e contrarie, e l’uomo deve morire. Guai a colui che potrà dire, vedendo un simile evento: “Che pazza! Se avesse aspettato, se avesse lasciato agire il tempo, la sua disperazione si sarebbe placata, qualche altro si sarebbe trovato per consolarla!”Sarebbe lo stesso che dire: “Quel pazzo, è morto di febbre! Se avesse aspettato finché le forze gli fossero ritornate, i succhi vitali purificati, e calmato il tumulto del suo sangue! Egli vivrebbe ancora oggi e tutto sarebbe andato bene!”
La Primavera, non è altri che Madre Natura, che d’un tratto, rammenta di avere ancora nel cuore un fanciullo festoso.
Camminando in riva al mare udì un riecheggiare lontano, vidi vorticosi ellissi di uno stanco gabbiano e il sole infuocato sparire piano;vidi spumeggianti onde in perenne movimento e lo scintillìo opaco di un faro che ruotava lento…e granelli di sabbia umidi, imponenti scogli, ruvidi… in cielo una lieve polvere di stelle e tra gli abissi un prezioso manto di perle; fu così che mi avvolse la natura, estasiandomi con ogni sua sfumatura…