Andrea Tagliabue – Tristezza
Non posso resettarmi come un computer, ma lo farei volentieri.
Non posso resettarmi come un computer, ma lo farei volentieri.
Perché continuo a pensare a te sapendo che non ti avrò mai? Perché il cuore mi si blocca quando mi parli o mi sfiori? Perché alla fine ci sto male sempre e solo io?Stiamo male senza amore, ma anche con… e allora trovatemi voi il senso dell’amore.
Vorrei che ogni strada e marciapiede fossero ricoperti da specchi, così anche la persona più triste potrebbe scorgere la bellezza del cielo.
Dico è tutto ok, poi piango sotto la doccia. D’altronde è quello che ci aspetta nella vita. Se non passassimo dei brutti momenti, poi non ci godremmo quelli belli.
Quando saprò mai fare dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani e l’amore dei miei occhi?
Nulla è più triste che il trovarsi in una casa dove le persone e le cose che dovrebbero essere le più intime ci sono quasi sconosciute.
Anche chi è senza cuore può svegliarsi una mattina con il cuore che sanguina.