Andrea Vitali – Viaggi e vacanze
Bellano, invece… Bellano era un’altra cosa. Bastava anche solo sentirne pronunciare il nome da qualcuno. “Oggi vado a Bellano.”
Bellano, invece… Bellano era un’altra cosa. Bastava anche solo sentirne pronunciare il nome da qualcuno. “Oggi vado a Bellano.”
I dintorni di Reggio sono in genere molto deliziosi e non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che si produce in Calabria si coltiva in questi luoghi; Reggio ne vende per ottantamila libbre all’anno.
Gli occhi si perdono tra le rotondità delle colline, appoggiate su prati sconfinati…Un fiumiciattolo, piccolo sentiero d’acqua nell’erba, scompare all’orizzonte di questo scorcio di Toscana.
Vedere i cieli che non conosco.
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.
Voglio non fermarmi mai e passo dopo passo camminare per il mondo finché morte non sopraggiunga.
La vita viaggia… e io insieme a lei. Le emozioni crescono… e nuove sensazioni si vivono. Ho 23 anni e navigo in un mondo nuovo… forse la mia esperienza più bella… ma chi lo può dire… ogni esperienza è diversa. Viviamoci questi momenti, viviamoci il presente… e aspettiamo il futuro.