Angela Cicolari – Filosofia
La Giustizia non macchina, non prende parte a giochi di potere, non ha aspirazioni se non se stessa, non si piega a simpatie, resta ferma nel buio senza forme e senza nomi dell’imparzialità.
La Giustizia non macchina, non prende parte a giochi di potere, non ha aspirazioni se non se stessa, non si piega a simpatie, resta ferma nel buio senza forme e senza nomi dell’imparzialità.
Tùndalo, filosofo impossibilista, scandagliava un giorno il suo viso nella specchiera di una locanda e diceva fra sé: “Vedo due sopraccigli, due occhi, due narici, e due orecchi. Perché mai Dio ci ha dato una sola bocca? Eppure io penso che ci vorrebbe una bocca per divorare, per mordere, per vomitare e per urlare e un’altra bocca per sorridere, per baciare e per cantare”.
Non c’è bellezza senza stranezza.
Se ami te ami pure il prossimo ma se non hai amore per te non puoi amare altri.
Correlare l’estremo alla vanità, la mediocrità alla quotidianità e la spregevolezza alla paura è una forma di ipocrisia molto ben distinta.
La filosofia non asciuga lacrime né dispensa sorrisi, ma dice la sua parola sulla “verità” delle lacrime e dei sorrisi.
Quando la fretta ti sospinge è migliore cosa fermarti e attendere. È il solo sistema per raggiungere ogni meta senza sforzo e nel minore tempo possibile.