Angela Cicolari – Frasi sulla Natura
Questo universo non si sottometterà mai del tutto alle sue sembianze, di corpo e di mente, anche per una infinitesima parte, perché il giorno in cui lo farà sarà la fine di tutto, senza altre creazioni.
Questo universo non si sottometterà mai del tutto alle sue sembianze, di corpo e di mente, anche per una infinitesima parte, perché il giorno in cui lo farà sarà la fine di tutto, senza altre creazioni.
Il modo di riprodursi di Dio viene effettuato con le macellazioni, i banchetti. La morte indotta va ad alimentare il grembo dei suoi, e porta molto frutto. I nazifascisti avevano famiglie numerosissime per un motivo che comunque si può definire “naturale” seppure con ribrezzo, a volte l’atto sessuale ha bisogno questo, oppure nascite senza bisogno di esso (la concezione “immacolata”). Il marchio della stella di Davide, del Cristo, l’I sopra la X, X e I, l’emmanuele per il suo stretto legame con Dio, il re degli anelli maledetti, porta ad essere la carne strappata per costruire i suoi figli, il suo impero, tramite anche alla sua puttana. Ventuno anelli, come le rune vichinghe. A determinare il “giusto” o “sbagliato” di qualcosa, non è il nome o una convenzione a volte sottilmente imposta, ma la sua sostanza, quello che realmente è e quello che realmente fa. La vacca nominata da Cristo in una parabola, macellata per far festa, è un essere umano innocente. Sono esseri umani, le vittime per sostenere i suoi. Sono esseri umani.
Adoro l’alba. È quello spazio temporale In cui i tuoi cattivi pensieri iniziano a sbiadire e i tuoi sogni iniziano a riempirsi di colori.
Oggi facciamo la raccolta differenziata per salvare la natura…lo insegniamo anche ai bambini a riconoscere i vari tipi di plastica o materiali, a come suddividerli per meglio riciclarli, ma questa natura che devono imparare a rispettare, si chiama anche pettirosso, fringuello, lepre… abbiamo mai portato i nostri figli in un bosco a conoscerla la signora natura?
La Primavera, non è altri che Madre Natura, che d’un tratto, rammenta di avere ancora nel cuore un fanciullo festoso.
Il giallo dell’autunno è così carico che mi viene da abbracciare il sole.
Perché si è perduto il paradiso? L’uomo mangiando ciò che non doveva, ha cominciato a pensare di essere diventato, grazie a questo cibo, superiore al suo creatore, più arguto, più capace, più fortunato, più dotato. Ha cominciato a fare lui il casting della vita, sulla scia di quello che aveva già trovato pronto, prendendosi pure quello come frutto dei suoi talenti, distribuendolo tra i figli. Ma mi chiedo, se qualcosa di simile capitasse anche al creatore, diventerebbe tutto un circolo vizioso?