Giacomo Leopardi – Frasi sulla Natura
O natura, o natura | perché non rendi poi | quel che prometti allor? Perché di tanto | inganni i figli tuoi?
O natura, o natura | perché non rendi poi | quel che prometti allor? Perché di tanto | inganni i figli tuoi?
Sole brilla adesso dentro al cuore, vento, porta via da me fatiche e cure.
Nell’immenso isolamento, nell’immensa ignoranza in cui ci dibattiamo non abbiamo altro modello, altro punto di riferimento, altra guida, altro padrone che la natura; e la voce che ci consiglia a volte di allontanarci da lei, di rivoltarci contro di lei, è ancor da lei che ci viene. Cosa faremo, dove andremo, se non l’ascoltassimo?
Sotto soli incendiati, terre crollate, vite bruciate, mi chiedo come un creatore voglia la morte della sua creazione (l’universo e le sue dimensioni) per inseguire una pulsione spirituale e un egoismo carnale. La risposta è semplice come fare uno più uno: Dio non è il creatore della materia dal nulla, è solo un utilizzatore di quello che c’era già. Rapendo, macellando per trasformare uno zero in infinito, il risultato che otterrà lo confessa il destino che già adesso è cominciato, e che addirittura è più grave di quanto gli possa sembrare.
Il tramonto prende possesso del giorno ed apre il sipario alla sera.
Fra le guerre e l’inquinamento, di questo nostro amato “pianeta terra” non resterà che l’ombra.
La natura selvaggia attirava chi fosse annoiato o disgustato dall’uomo e dalla sua opere. Non soltanto costituiva una possibilità di fuga dalla società ma anche il palcoscenico ideale sul quale esercitare il culto che l’individuo romantico spesso faceva della propria anima. La solitudine e la totale libertà di una terra selvaggia creavano l’ambientazione ideale per la malinconia o l’esaltazione.