Angela Cicolari – Paura & Coraggio
Potrai schiacciarmi, succhiare da me ogni energia, disintegrare i miei atomi fino a che più non si ricompongano. Ma non mi convincerai mai ad appoggiarti in questa tua follia criminale e autodistruttiva.
Potrai schiacciarmi, succhiare da me ogni energia, disintegrare i miei atomi fino a che più non si ricompongano. Ma non mi convincerai mai ad appoggiarti in questa tua follia criminale e autodistruttiva.
Mollami, o saranno guai.
La paura del domani può impedirti di realizzare il tuo presente.
Quando un artista muore, le sue opere valgono di più, per quelli che le posseggono.
Spesso le cose si uccidono per la paura di viverle.
Si ha paura di perdere chi si ama, anche quando colui che ami fa di tutto per farti sentire inferiore, anche se a parole ti tratta come una principessa. Ma non sono le parole che contano, ma i fatti. Bisogna avere il coraggio di mantenere ciò che si dice, di dire solo ciò che si pensa, di non dare fiato alla bocca solo per apparire. Si deve avere paura di fare del male, non di avere il coraggio di vivere il sogno che si è promesso di far vivere.
Sono le azioni che spiegano l’anima e fanno muovere il destino. Non le parole. Un vero brutto colpo per chi crede di possedere la parola che crea dal nulla. Dio e cristo, il bianco e il rosso, o il nero e il rosso, che in fondo sono due stati di vita non molto diversi, segno degli apostoli del male, poveri esseri deviati, che divorano, squartano, macellano cuori, deportano, per costruire un regno, per creare una razza dagli innocenti assassinati, dalla bellezza invidiata, dall’intelligenza che li terrorizza e li ostacola. Conquistatori e soverchiatori di mondi, per liberarsi del bene e divorarlo, eliminare verità scomode, com’è natura immutabile del male che rappresentano. Quello che entra in circolo non cambia la natura, anzi da origine a mutazioni e malattie imprevedibili, nel ciclo vitale mutato per interesse, non per necessità. Per curare e sostenere questa abbondanza divorata, Dio e i suoi dovranno continuare ad uccidere, fino all’annullamento di tutto il Cosmo, in un tempo infinito, sotto la ferocia del tornaconto mascherata da giustizia.