Angela Cicolari – Società
Due consigli gratis a Dio: 1) non dare in mano l’universo a chi ha istinti suicida; 2) non scambiare il tuo regno per un cavallo.Ops, l’ha già fatto.
Due consigli gratis a Dio: 1) non dare in mano l’universo a chi ha istinti suicida; 2) non scambiare il tuo regno per un cavallo.Ops, l’ha già fatto.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
È proprio vero che la vita è paradossale: nei paesi sviluppati (Francia, Italia; Germania, Inghilterra ecc.) Dove tutti hanno tutto o quasi, la gente si indigna e lo dimostra scendendo nelle piazze.In Africa, in Centro – America, nel sud est asiatico, dove buona parte della gente muore di fame, là non si indignano mai, e nessuno si indigna mai per loro.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.
Il cielo aperto la vita errante, per paese l’universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà.
Il successo di qualsiasi popolo è dovuto all’unità e il sostegno di tutta la loro nazione, una nazione che non ha l’unità e sostegno sarà per sempre sotto il dominio dei suoi nemici.
Quelli che si sacrificano per combattere le tirannie sono sempre pochi.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
È proprio vero che la vita è paradossale: nei paesi sviluppati (Francia, Italia; Germania, Inghilterra ecc.) Dove tutti hanno tutto o quasi, la gente si indigna e lo dimostra scendendo nelle piazze.In Africa, in Centro – America, nel sud est asiatico, dove buona parte della gente muore di fame, là non si indignano mai, e nessuno si indigna mai per loro.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.
Il cielo aperto la vita errante, per paese l’universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà.
Il successo di qualsiasi popolo è dovuto all’unità e il sostegno di tutta la loro nazione, una nazione che non ha l’unità e sostegno sarà per sempre sotto il dominio dei suoi nemici.
Quelli che si sacrificano per combattere le tirannie sono sempre pochi.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.
È proprio vero che la vita è paradossale: nei paesi sviluppati (Francia, Italia; Germania, Inghilterra ecc.) Dove tutti hanno tutto o quasi, la gente si indigna e lo dimostra scendendo nelle piazze.In Africa, in Centro – America, nel sud est asiatico, dove buona parte della gente muore di fame, là non si indignano mai, e nessuno si indigna mai per loro.
Non esiste alcuna connessione tra l’idea politica della nostra classe educata e i profondi luoghi dell’immaginazione.
Il cielo aperto la vita errante, per paese l’universo e per legge la tua volontà e soprattutto una cosa inebriante: la libertà.
Il successo di qualsiasi popolo è dovuto all’unità e il sostegno di tutta la loro nazione, una nazione che non ha l’unità e sostegno sarà per sempre sotto il dominio dei suoi nemici.
Quelli che si sacrificano per combattere le tirannie sono sempre pochi.