Angela Cicolari – Solidarietà
Se per gli dèi e per la morte, la vita delle persone è sempre stata un gioco divertente, fatto magari con una moneta, testa o croce, nel tempo dell’inganno della luce e del fuoco voglio vedere come si divertono.
Se per gli dèi e per la morte, la vita delle persone è sempre stata un gioco divertente, fatto magari con una moneta, testa o croce, nel tempo dell’inganno della luce e del fuoco voglio vedere come si divertono.
L’azione presuppone sempre la conoscenza. Agire senza sapere è un salto nel vuoto.
Se Dio si vuole suicidare, ahimè, non si può fermare.
È curioso come a volte si può cambiare radicalmente opinione e scoprire di avere sempre avuto la stessa.
La prima cosa che dovrebbero insegnare ad un Re, invece dell’arte della lotta e della spada, o delle conoscenze, dovrebbe essere la responsabilità per il proprio potere, senza cercarla altrove al di la di se stesso, riconoscere gli sbagli e saper affrontare personalmente le conseguenze delle proprie azioni. Questo farà la differenza tra il Re e… l’uomo.
Far coincidere a tutti costi una maschera ad una persona (persino una maschera che copre il viso dovrebbe adattarsi ai tratti del volto), è come il gioco delle geometrie, si cerca di inserire con la forza una forma quadrata in un buco rotondo. La solita storia. Dio vorrebbe dare il mio spirito più luminoso del suo, ai suoi figli e riempirne l’Universo, distribuirlo come il pane dopo aver fatto ricadere su di me le loro colpe e le bestialità degli angeli, con le sue maledizioni. La croce che Cristo ha stabilito, non funziona su chiunque, e non sempre i risultati sono uniformi. L’energia dello spirito infatti è molto più instabile e imprevedibile dell’energia atomica.
Portare il pane e la coperta al povero, è omaggiare a Dio.