Angela Randisi – Figli e bambini
L’infinito non puoi toccarlo ma puoi vederlo nello sguardo di un bambino.
L’infinito non puoi toccarlo ma puoi vederlo nello sguardo di un bambino.
Penso alla tua inconsapevolezza e mi commuovo. Un piccolo gamete vagabondo ha trovato la strada, insinuandosi all’interno di un uovo, una palla gigantesca come un pianeta da conquistare e lui, il piccolo astronauta con la coda, ha piantato la bandiera, fecondando un suolo sconosciuto. Ci penso e mi attraversa un brivido, uno scroscio freddo lungo la schiena. Tutto sta accadendo dentro il ventre di una donna, in uno scrigno concepito per custodire il più prodigioso dei doni. Immagino un’esplosione primordiale, un big bang di vita che illumina il buio con scintille di novità.
Il grembo materno è il primo abbraccio di una madre.
L’amicizia è come un quadro d’autore: più passano gli anni più viene apprezzata.
Si diventa adulti quando si riesce a ritornare bambini.
Mettere al mondo un figlio è l’unica ragione per cui valga la pena di vivere.
Fare i genitori non deve essere semplice, ma non fate figli se poi il vostro unico scopo è far rivivere la vostra vita a loro. Nessuno se lo merita.