Angela Randisi – Stati d’Animo
Quando la solitudine prende il sopravvento, tu mi appari come un accecante riflesso tra le sabbie del deserto.
Quando la solitudine prende il sopravvento, tu mi appari come un accecante riflesso tra le sabbie del deserto.
Non arrabbiatevi. Non fatelo, la rabbia non porta a niente. Non sprecate parole, regalate il silenzio. Mah, a mio modesto parere a volte una sana e vera “sbottatura” aiuta, e tanto, e al posto del silenzio anche un “vaffa” detto col cuore alleggerisce e non poco.
Mi immergo nell’eterno viaggio. Mi riconosco destinato ad essere ricordo di fatti passati e ad essere vivo per ricordare; incerta questa vita scorre come un fiume, le foglie cadono, le piante vengon sradicate, non grava il peso eguali compiono il loro passaggio. Il timore non sfiora l’animo; trasportato dalla corrente mi dimeno per non accettare il destino infelice, troppo è stato lasciato incompiuto, ma la corrente è senz’animo e occhi, imperturbabile scorre, lasciando all’uomo solo i ricordi di cui, un tempo, si nutriva il cuore.
Se cammini nella gioia non esiste oscurità che possa impedirti di vedere la luce.
Il passare del tempo annuncia le continue evoluzioni del nostro pensiero, le parole diventano macigni che si spalmano lungo la scia dei falsi sentimenti, imparano da sole a diventare piccole ombre nel buio dell’animo di chi non sa esprimerle e pesarle.
Un nuovo giorno s’appresta a nascere, ed io lo guardo con occhi pieni di solitudine ed il cuore colmo di malinconia.
La sofferenza è una specie di bisogno dell’organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo.