Angela Randisi – Vita
A passi stanchi sui marciapiedi freddi della notte, i cuori senza dimora si chiedono come sarà il domani.
A passi stanchi sui marciapiedi freddi della notte, i cuori senza dimora si chiedono come sarà il domani.
Credendo che potesse davvero nascere qualcosaintorno alle maceriedi ciò che pian piano crolla intorno a noi.
Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare.
Incontri casuali decisi dal vento accendono giorni ormai spenti da tempo, le strette di mano ridanno calore agli andati momenti vissuti col cuore, parlar della vita che piano ci segna, degli anni che vanno e si bruciano come fuoco di legna.Ritornano in mente le frasi più usate, gli sbagli, le donne, le mille cazzate, giornate a parlar del futuro nelle nostre mani lasciando da parte il momento, pensando al domani.Il domani poi arriva e stravolge le cose, e riempie di spine la vita come gambo di rose, divide le strade allontana, e noi siamo soffi di tramontana,vediamoci ancora, che dici, va bene dai ci sentiamo.Ciao dolci ricordi sbocciati di colpo da una stretta di mano.
Non pecca il pene dei giusti.
Potrei vivere 100 anni o morire domani, in entrambi i casi, di questa vita non avrò mai capito o imparato abbastanza.
In fondo questa vita è una comica tragedia, per questa ragione ho deciso di non prendermi sul serio con molta responsabilità.