Angie Tunde – Vita
Credo che il “presente” sia chiamato in tal modo perché da vivere come dono ricevuto e credo che “se si stava meglio quando si stava peggio” devo capire da subito di stare bene e non tra qualche anno.
Credo che il “presente” sia chiamato in tal modo perché da vivere come dono ricevuto e credo che “se si stava meglio quando si stava peggio” devo capire da subito di stare bene e non tra qualche anno.
Chi accetta la morteambisce alla vitacon gratitudine.
Non posso restare dove ci sono bugie e falsità. Ho scelto nella vita di “amarmi”, ho scelto me prima di tutto e tutti. Questo non vuol dire sia diventata egoista. Ho solo scelto e imparato a chi dare il mio tempo e me stessa. Per questo motivo non ho più paura di voltare le spalle e proseguire verso qualcosa di migliore.
È difficile analizzare e capire le situazioni quando si è troppo coinvolti, manca il necessario distacco per un giudizio sereno e obiettivo, spesso si interpretano in maniera distorta i segnali che arrivano, si colgono soltanto gli aspetti negativi e si finisce per stravolgere il senso dei fatti e il significato delle parole.
La malattia è un’esperienza della cosiddetta mente mortale. È paura che si manifesta sul corpo.
“Ciò che non ti uccide, ti rende più forte” dicono. No, ciò che ti uccide, ti uccide, perché ti cambia. E non c’è peggiore morte della morte di se stessi. Chi muore dentro, muore più volte.
Non siamo padroni della nostra vita veramente e del tutto; ma siamo padroni delle nostre scelte, da fare nell’arco della nostra vita.