Angiolina Rosaria – Speranza
“Sperare” vuol dire continuare ostinatamente a farsi del male.
“Sperare” vuol dire continuare ostinatamente a farsi del male.
La vita continua a ripetermi che i sogni non hanno luogo dove vivere e, quasi dispettosa, la mente affonda mani e cuore nell’inconsistenza delle nuvole, camminando su uno specchio d’acqua che riflette il cielo, così anche quando lo sguardo si abbasserà sarò sempre capace di volare.
Solo nella realtà confezionata si perdono le speranze.
Senza speranza non può esserci certezza.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
Ho dichiarato guerra all’ignoranza ma l’ho perduta! E non ho più speranza!
Il matrimonio inizia con un sì, prosegue con un ni, e finisce con un no.
La vita continua a ripetermi che i sogni non hanno luogo dove vivere e, quasi dispettosa, la mente affonda mani e cuore nell’inconsistenza delle nuvole, camminando su uno specchio d’acqua che riflette il cielo, così anche quando lo sguardo si abbasserà sarò sempre capace di volare.
Solo nella realtà confezionata si perdono le speranze.
Senza speranza non può esserci certezza.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
Ho dichiarato guerra all’ignoranza ma l’ho perduta! E non ho più speranza!
Il matrimonio inizia con un sì, prosegue con un ni, e finisce con un no.
La vita continua a ripetermi che i sogni non hanno luogo dove vivere e, quasi dispettosa, la mente affonda mani e cuore nell’inconsistenza delle nuvole, camminando su uno specchio d’acqua che riflette il cielo, così anche quando lo sguardo si abbasserà sarò sempre capace di volare.
Solo nella realtà confezionata si perdono le speranze.
Senza speranza non può esserci certezza.
Volano via i miei chissà, i miei vorrei, come uccelli liberi nel cielo.
Ho dichiarato guerra all’ignoranza ma l’ho perduta! E non ho più speranza!
Il matrimonio inizia con un sì, prosegue con un ni, e finisce con un no.