Rosa Va – Anima
La lacrima è un segreto.
La lacrima è un segreto.
Ali nere nell’aria che respira il vento, notti senza fine nella solitudine dell’anima.
La delicatezza dei gesti rivela quella dei sentimenti.
Probabilmente le tue braccia sono più grandi di quanto pensi, misurale sul tuo cuore.
Chi scrive col cuore avrà sempre un posto speciale nell’anima di chi legge.
Un buco nel braccio, non potrà mai riempire i Vuoti dell’anima.
L’emozione dura un attimo, l’anima la custodisce in eterno.
Accade, è naturale… ci si innamora delle cose non delle persone… l’anima è cosa caduca, è alla condizione di noi che dobbiamo chiedere scusa… siamo tutti costruiti sugli altri… ci si disinnamora anche degli incanti… un peccato grave… espierò nel vento ogni mia pena.
Se ci sei e scegli di restare allora ricorda le cose che non sai… tienile strette… non farle scappare che il giorno verrà per poterle sapere.Se ci sei e sai come amare allora ricorda le cose che dai… tienile altrove, non farle tornare, che il giorno verrà per poterle riavere. Se ci sei e e pensi di partire allora ricorda le cose che vuoi, tienile calde, non farle tacere che il giorno verrà per poterle meritare.
Coltivatevi l’anima. Non fate come le piante grasse che marciscono dal di dentro.
Il ridente non ha in dono il sorriso dell’anima.
È la luce del mattino che sa renderci belli al giorno.
Mi manchi come mi manca la terra sotto i piedi quando mi lancio nel profondissimo baratro dei ricordi.
Amazzone, dai lunghi capelliscivolano al vento ondeggiandofacendoti largo tra le mille insidierivive in te la lussureggiante femminilità.
C’era qualcosa nel tuo sguardo che solo dopo qualche tempo ho potuto definire familiare, desiderio e fiducia di potermi confidare. Sapere di non esser soli, poter contare in qualcuno visto ch’è così fragile il senso dell’amore… verremmo nascosti se cercati, protetti se minacciati, compresi se non capiti. Né genitori, né fratelli, né mogli, mariti, amanti e figli potranno sapere ciò che ci accomuna… Complici nel bene sfidando come in una crociata il resto del mondo, sorridendo tra la folla solo per un fuggevole sguardo. Si può aver avuto cento avventure, cento passioni travolgenti, ma troppo mancherebbe alla nostra anima non avendo mai provato la complicità.
Non ti vedevo cosi bene da più di un mese. O forse no. Non lo so. Non riesco a ricordare, troppo il tempo. Ti ho intravisto qualche volta sull’auto. Forse non eri neanche tu. Forse volevo solo convincermi che eri tu almeno sarei tornata a casa felice.
Un cuore aperto va oltre l’identità che ognuno di noi si affanna nel voler palesare.