Anna Bellinghieri – Matrimonio
Se un inglese vuoi sposare la lingua devi imparare.
Se un inglese vuoi sposare la lingua devi imparare.
Hai sposato una silfide, un giunco, dolce, innamorata, premurosa e accondiscendente. Festeggi le nozze d’argento con un lottatore di sumo, versione femminile, un tronco, acida, apatica, insolente e intollerante. Un drago. Condoglianze!
Il vero successo del matrimonio dipende dalla sana sopportazione all’abitudine!
Se un povero ti tende la mano cerca di essere un po’ umano.
Un buon matrimonio è tale se sa superare le difficoltà.
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?
Il destino, non so se ci sia o no, ho sempre pensato che la vita è come te la crei. So solo che a volte capita, per coincidenza o meno, che due persone si incontrino e segnino inevitabilmente e profondamente l’una la vita dell’altra, succede anche che si dividano, ma il legame che hanno creato è talmente forte, che non si spezza. Anche se litigano, si allontanano, sanno sempre che quella persona speciale, è parte della loro vita. Il loro porto sicuro, e per paura della sicurezza a volte, se ne vanno per mare, dicendo che non serve un porto dove poter tornare, ma alla fine è sempre lì che tornano, si avventurano in mare come Ulisse, alla ricerca di qualcosa che manca nella loro vita, ma poi si rendono conto che tutto quello che gli serve già ce l’hanno a casa loro, nel loro porto sicuro. E così come Ulisse tornò a Itaca da Penelope, così i nostri viaggiatori tornano al loro porto sicuro, l’unico posto che realmente amano, anche se a volte sembra impedirgli il volo, l’unico posto in cui sanno che verranno realmente amati.