Anna De Santis – Matrimonio
Ciao, lo sai che mi sono sposato? Dovrai scontare tanti peccati se così presto ti sei mortificato, io a tutto questo non sono ancora arrivato.
Ciao, lo sai che mi sono sposato? Dovrai scontare tanti peccati se così presto ti sei mortificato, io a tutto questo non sono ancora arrivato.
La passione ha un tempo, subentra l’abitudine, in seguito la tolleranza, la dimenticanza, in ultimo la voglia di scappare… ma dove se non hai coraggio e devi stare.
A metà della vita bisogna fare il consuntivo, ci si può fermare e vivere di ricordi o cominciare una nuova vita. I ricordi e le esperienze però ti fregano, perché gli errori e le delusioni sono la vita, senza pazzie che gusto c’è.
Non mi toccare che non ti tocco.
Forse qualcuno pensa che noi che scriviamo vogliamo metterci in mostra, il nostro scrivere è un bisogno che a volte ci evita d’impazzire, è un peccato che vorremmo confessare, è un dolore che bisogna lenire, è una gioia che si deve condividere, è un momento per poter stare soli a pensare, chiudere gli occhi e sognare, cercare anche virtualmente di cambiar le cose, poi svegliarsi e continuare a vivere e a volte farsi male.
In morte di mio padre…il dolore come dici tu divora ed è difficile da gestire ti tormenta ma ti alimenta, ti fa diventare maturo ed a volte ti fa impazzire, il dolore è una bestia che a morsi ti toglie pezzi del tuo cuore, eppure è piacevole a volte da combattere senza poi morire… la vita ti riserva il tutto e niente e non riesci a capire, ma quel dolore sordo che ti avvolge dentro ti stravolge ancora e non ti dà un momento serve a tenerti vivo, è qui lo sento…
La vita è comunque stupenda, tra un sorriso ed una lacrima.