Anna Maria D’Alò – Stati d’Animo
Anche un corpo che vibra di emozioni sprigiona musica. È la musica più vera, non emette suoni all’esterno ma dentro l’anima.
Anche un corpo che vibra di emozioni sprigiona musica. È la musica più vera, non emette suoni all’esterno ma dentro l’anima.
Sì, lascio la mia beatitudine e faccio ritorno anche agli uomini, che vanno e vengono spesso con dei fardelli. Forse li ho giudicati male, ma non credo. D’altronde non li ho giudicati (…) Forse ho solo voglia di sentirlo dire ancora una volta. Ancora una piccola volta. Eppure no, non ho voglia di nulla.
Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. Sveglio cm se avessi dormito diverse ore. Desideravo soltanto un po’ di quiete. Nn chiedevo molto. Volevo solo stare bene. A volte mi succedeva anche durante la giornata, mentre ero seduto alla scrivania, o magari quando ero solo in macchina. Guidavo e mi veniva come da piangere, mi assaliva questa sensazione e non capivo cos’era. Non sapevo come gestirla, non aveva maniglie, non potevo afferrarla, controllarla, non c’era via d’uscita. Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strappandomi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta.Razionalmente andava tutto bene. […] queste sensazioni di paura venivano anche di giorno, ma la notte… la notte mi schiacciavano la faccia contro il muro, e mi sembrava di essere preso in ostaggio.
In giornate come queste, mi chiedo se arriverà mai il mio momento.
Adoro le persone che mi rendono migliore, alle quali riesco a dire grazie solo con lo sguardo, che loro capiscono e restituiscono con un tenero e rassicurante sorriso.
Col passare del tempo, certe ferite dell’anima invecchiano soltanto, senza mai cicatrizzarsi. Perché i rancori non passano, se non arriva il perdono.
Non pensare mai di essere migliore di qualcuno, e neanche il peggiore, ognuno di noi è unico a modo proprio.