Anna Maria D’Alò – Tristezza
La tristezza ingrigisce anche un corpo luminoso.
La tristezza ingrigisce anche un corpo luminoso.
Ho occhi, per vedere. Ho cuore, per sentire. Ho una spada, per tagliare. Ho il velo, per celare. Ho il silenzio, per parlare.
Ora mi sento come una lacrima dispersa sul tuo viso.
Avere più niente da dire né da dare a sé stessi né agli altri. Abbandonare il proprio corpo, anestetizzato dal dolce veleno della speranza, tra le braccia dell’imbrigliata ragnatela della vita. Aspettare un sussurro del vento che guidi la nostra anima alla ricerca di dimensioni parallele.
Sul letto si svolgono tre importanti fasi della nostra vita: si nasce, si fa l’amore e si muore.
Aspettare equivale a morire giorno dopo giorno.
Nel silenzio sei autore della musica che componi, mentre ti ascolti.