August Strindberg – Tristezza
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Non piangono le persone vere solamente. Le lacrime spesso usate per convincere lasciano poi passare inosservate troppo spesso quelle vere e sentite.
Le cose che ti hanno profondamente ferito le porterai sempre appresso.
Le parole non finiscono mai. Finisce la voglia di dirle, di ripeterle, per l’ennesima volta.
Credo che l’aumentare delle piogge non sia dovuto al surriscaldamento della terra, ma alle migliaia di tonnellate di lacrime di persone che soffrono in silenzio!
Fa male, fa male, fa male. Quanto male fa quando a fare del male sei tu: molto meglio è riceverlo. Questa volta a sbagliare sei tu e quella grande luce che prima illuminava la tua persona ora si spegne quasi, come un cerino consumato. Ma questo non basta. Per caso un foglio cade dal cielo, vola sul cerino e nonostante ormai sia quasi spento, gli rimane una piccola fiammella, che accende il foglio e incendia. E tu, che pensavi di fare poco male, che infondo credevi di aver avuto le tue ragioni, ora ti accorgi di aver distrutto.
A volte il silenzio fa troppo rumore.