Anna Maria D’Alò – Vita
Non essere solo ornamento di te stesso, non guardare la vita soltanto dietro la finestra, ma vivila.
Non essere solo ornamento di te stesso, non guardare la vita soltanto dietro la finestra, ma vivila.
Innanzi a me una sediaFili spinati le danzano intornoscintille o lacrime quelle ch’io vidinon saprei dir di quale razza fossero.
Catapultati in nuove realtàSmarriti in territori inesploratiGraffiati dal vento della pauraPiccoli uominiindietreggianoverso piccoli mondiMondi sicuriMa piccoliPazienza e Coraggiosi sposanodando alla luceAbitudine. Conoscenza.Un mondo nuovonon sicuro ma da scoprireche inghiotte orizzonti lontaniraccoglie profumicolleziona ricchezzes’ingrassa di Vita.
I giorni scorrono velocemente, questo tempo ci sta scivolando tra le mani, vorrei fermarlo e racchiudere in un attimo i momenti speciali che ormai si perdono tra gli eventi che si susseguono. Non potrò mai allontanarli da me perché vivranno in eterno in questo cuore che è stanco di battere senza che l’amore che tanto cerca alimenti la fiamma della passione che vive e affievolisce dentro di me.
L’offesa ferisce, l’urlo colpisce e il silenzio uccide, quando si ama.
Il dolore ci costringe a ridipingere d’Infinito le pareti del cuore.
M’ero chiesto, qualche volta o due, quale senso avesse abbandonare la propria vita al caso, cedere all’indifferenza, scoprire la freddezza. Ero cresciuto e con la crescita se ne era andata via la meraviglia del correre, con il naso rivolto al cielo, dietro al volo di una farfalla dai mille colori. Mi ero perso quella risata, gli occhi fissi sul fiore che l’aveva ospitata dandole riparo dal calore. Perso in me stesso e nel ricordo del bambino che ero, del formicolio di quelle ali tra le mie mani aperte, quella farfalla che volò via e mai tornò.