Anna Monacelli – Abbandonare
La parte di cuore che ho riservato per te è divenuta arida, non crescono più boccioli di rosa, non crescono più neanche le spine ed in questo deserto conserverò il tuo ricordo.
La parte di cuore che ho riservato per te è divenuta arida, non crescono più boccioli di rosa, non crescono più neanche le spine ed in questo deserto conserverò il tuo ricordo.
Abbandono. Ci potrei scrivere un libro su di lui e la paura ad esso legata. Ci si impara a convivere, giorni più e giorni meno. I giorni meno fa sempre male, male come la prima volta. Ma poi capisci che non è razionale, che se ti fermi e ci pensi, prende tutto un altro senso. Ma la paura non può essere razionale, altrimenti saremo in grado di controllarla. E allora impari a farla diventare parte di te, a lasciare che ogni tanto ti manchi il respiro e ti giri la testa.
Certe persone entrano nella nostra vita per regalarci un momento di felicità. Altre sono più generose e ci regalano due. Uno quando arrivano e l’altro quando se ne vanno.
Succede che vadano via dalla tua vita le persone di cui non ti importa nulla. Poi perdi chi vorresti tenere per sempre nella tua vita e allora non fai altro che aspettare e sperare che ritorni.
Sono tante che le persone che mi hanno abbandonato, un po’ perché Dio così ha voluto, un po’ perché hanno giocato con me. Alcune erano, e saranno, importanti e lo resteranno nonostante non ci siano più nel modo in cui vorrei ci fossero. E quando una persona diventa importante per me, la paura di perderla è tanta e forte, così da rendermi vulnerabile e sensibile.
Abbandonare un amico è come abbandonare un cane: Rivoltante.
Voltati, rassegnati, fuggi via con meanimalascia i tuoi torpori cessinoe l’amarezza ai sognivivi il presente come netteredi un fiore appena nato.