Annamaria Crugliano – Figli e bambini
Disse che a fare a pugni glielo aveva insegnato il padre, capii che intendeva dire che lo aveva appreso così, dato che il padre lo prendeva a pugni.
Disse che a fare a pugni glielo aveva insegnato il padre, capii che intendeva dire che lo aveva appreso così, dato che il padre lo prendeva a pugni.
Chi ti ama non ti prende a pugni per farsi dire che gli vuoi bene.
Ti prego Dio fa che i miei sogni non cadano… mettili al posto di ogni stella cadente.
Così in una stanza gelidamente bianca, attraverso la voce di un uomo gelidamente vestito di bianco, la scienza mi ha dato l’annuncio ufficiale che c’eri.
Mia madre accenna un saluto con la mano. Mio padre le risponde e sorride. Gli stessi occhi, le stesse parole di una vita vicini. Certi sguardi durano per sempre.
Ti ho donato un’avventura che si chiama vita, goditela. Ti ho preparato un futuro che è tutto colorato, guardalo. Ti ho regalato un sogno che si chiama speranza. Inseguilo. Ti ho disegnato una strada da percorrere, camminala. Io ti ho voluto dare la vita, è tua, abbine cura amore.
Le stelle si annoiano a stare in cielo, è così che scendono a guardare se qualche idiota come me ci crede ancora nei sogni!