Annamaria Crugliano – Frasi Sagge
La maggioranza delle persone dice di essere normale ma non ha mai fatto una visita da uno psichiatra e solo uno psichiatra può dire se una persona è normale o no.
La maggioranza delle persone dice di essere normale ma non ha mai fatto una visita da uno psichiatra e solo uno psichiatra può dire se una persona è normale o no.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.
Capita a tutti un momento di idiozia.
Per conoscere se stessi è necessario conoscere gli altri.
Se avessimo il tempo di fermarci e meditare, nell’assoluto silenzio, qualunque sia l’argomento del nostro pensare, ne trarremmo certamente una verità universale.
Ognuno può decidere di percorrere la propria vita a grandi falcate ed arrivare dritti alla meta oppure camminare a piccoli passi e godersi il viaggio…
E quando affronti la solitudine, affronti te stesso, affronti Dio.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.
Capita a tutti un momento di idiozia.
Per conoscere se stessi è necessario conoscere gli altri.
Se avessimo il tempo di fermarci e meditare, nell’assoluto silenzio, qualunque sia l’argomento del nostro pensare, ne trarremmo certamente una verità universale.
Ognuno può decidere di percorrere la propria vita a grandi falcate ed arrivare dritti alla meta oppure camminare a piccoli passi e godersi il viaggio…
E quando affronti la solitudine, affronti te stesso, affronti Dio.
C’era un cane alla fermata del l’autobus era basso nero, aveva una malattia “leccata”, ma non per questo non era fiero dell’ultima parte di pelo che gli era rimasta. Certo era un cane di razza, aveva sul muso una striscia bianca dritta come una linea pedonale. Il suo sguardo attraversava la strada, sembrava desideroso di raggiungere l’altro capo, le sue orecchie da cucciolo ascoltare il cinguettio di qualche passerotto su un ramo come fosse una ninna nanna. Se ne stava là disteso mai stanco di aspettare, un padrone invisibile scendere dal bus, nella convinzione che da lì ne sarebbe scesa la sua carezza.
Capita a tutti un momento di idiozia.
Per conoscere se stessi è necessario conoscere gli altri.
Se avessimo il tempo di fermarci e meditare, nell’assoluto silenzio, qualunque sia l’argomento del nostro pensare, ne trarremmo certamente una verità universale.
Ognuno può decidere di percorrere la propria vita a grandi falcate ed arrivare dritti alla meta oppure camminare a piccoli passi e godersi il viaggio…
E quando affronti la solitudine, affronti te stesso, affronti Dio.