Anonimo – Medicina e salute
Una parola di consolazione è medicina per gli afflitti.
Una parola di consolazione è medicina per gli afflitti.
Io e te. Solo illusione. E non sai quanto io abbia bisogno del tuo amore. Ma sei qualcosa di impossibile. Eppure, dopo il dolore e dopo le lacrime, io continuo ad amarti, ti aspetto. Ti aspetto nel senso che se un giorno ritornerai io ti perdonerò perché… ormai sei l’uomo della mia vita. Ma, baby, non pensare che io rimarrò sola e a piangere tutto il tempo, perché per quanto io ti ami mica posso rincorrere uno stronzo.
Il vero amore non conosce distanza.
Solo chi non ha mai sofferto ride di chi soffre.
L’importante è non farsi male, le auto si riparano.
Due monaci pregano senza sosta, uno è corrucciato, l’altro sorride. Il primo domanda:- Com’è possibile che io viva nell’angoscia e tu nella gioia se entrambi preghiamo per lo stesso numero di ore?L’altro risponde.- Perché tu preghi sempre per chiedere, e io prego solo per ringraziare.
O ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in centocinquant’anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque a cento milioni di pellegrini. Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila. Senza contare che, come osservava Emile Zola, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno.