Anonimo – Morte
Ogni momento può essere l’ultimo per i mortali.
Ogni momento può essere l’ultimo per i mortali.
E quando tu torni sconvolgi i mari, gli oceani, i venti. Le stelle tornano a…
Notte piacevole e fresca. Perdersi tra musica e note, ridere con gli amici, non pensare a niente. Sono proprio belle certe notti…
Vorrei che tutto saltasse in aria, così potrei volare da te.
E quando io volgo intorno lo sguardo e vedo questa camera, e gli abiti di Carlotta e le carte di Alberto, e i mobili che mi sono familiari, e perfino il calamaio, penso: “Tu immagini di esser tutto per questa casa! I tuoi amici ti apprezzano; spesso tu procuri loro la gioia e pensi che non potresti vivere senza di loro, eppure se tu te n’andassi, se tu scomparissi dalla loro cerchia? Sentirebbero, e per quanto tempo sentirebbero il vuoto che la tua perdita lascerebbe nella loro esistenza? Per quanto tempo? L’uomo è così effimero che anche lì dove più sicura è la sua esistenza, dove egli imprime l’unica vera traccia della sua presenza e cioè nel ricordo, nell’anima dei suoi amici, anche lì deve annientarsi e sparire, prontamente sparire!”
Apologia del passato per non far caso a questo patetico presente. Che poi il passato pure era patetico… solo che ormai è passato, e si sa che la memoria fa brutti scherzi.
È meglio un nemico dichiarato che un nemico subdolo.