Anonimo – Morte
Di qui a cent’anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa.
Di qui a cent’anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa.
Mio pensiero stupendo, sei entrato a far parte della mia vita all’improvviso regalandomi emozioni e sensazioni a cui non voglio, non posso rinunciare… mio colpo di fulmine, vorrei che tutto questo sogno diventi la nostra realtà, il nostro futuro, lasciamoci rapire dall’amore.
Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l’uno contro l’altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.
Vivi nel tuo universo parallelo, dove puoi stare bene con le tue droghe impregnate di certezze, che ti servono a non ricordare il sapore della vera felicità.
Ormai sono passati ben 10 anni… 10 anni senza di te… e con tutto questo tempo sento sempre che manca una parte di me che purtroppo non potrò recuperare mai più… scrivo questo perché ormai parlarti non è più possibile in questo mio piccolo gesto in questo mio modo per non dimenticarti avrei voluto amarti di più ma questo purtroppo non è stato possibile… e tu papà sarai sempre vivo dentro di me nei ricordi più belli che ci hanno legato…
Ogni attimo delle mie giornate è vissuto per te… ogni mio sguardo volge a te……
I ricordi non tornano siamo noi che li facciamo tornare.