Anonimo – Palindromi
O narici di Cirano.
O narici di Cirano.
Ti amo un mondo! E se fossimo nello spazio io ti direi, sei la mia…
L’uomo piegato dal destino, si deve rialzare per lottere.
La costanza è parte delle menti piccole.
Son qui nel silenzio, avvolta nella notte infinita. Ti offro il mio pensiero, ti offro il mio destino. Sentieri, lunghi e tortuosi, mi attendono, ma io concedo tutto di me, attendo che il mio cuore possa esprimere il meglio di se. Nelle vesti di un poeta, soave mi inchino a te, metamorfosi della mia anima, respiro prontamente il futuro che mi attende… soavemente, percorro in te! Sussurrami dolcezza infinita, le lodi di un amore che nasce, e si ritrae dentro di me. Saggezza, apparenza, sostanza, cose perdute nelle fauci del tempo, son qui, attendo… riempimi vita, avvolgimi tutta, ti lascio la mia umiltà, la mia speranza, la mia incoerenza, e già qua.
Mentre qualcuno si affaccia alla vita e guarda al futuro con gli occhi di chi può ancora credere e sperare, qualcun’altro per continuare a vivere si attacca al passato, al ricordo di attimi felici, a ciò che rimane di un amore finito!!
Notte angelo dei miei sogni, tu che turbi le mie notti insonni, che non lasci spazio al mio respiro e rapisci il mio cuore per farne da padrona.