Anonimo – Palindromi
Erano saette a sonare.
Erano saette a sonare.
Se esiste il fato? Non lo sò e forse non lo saprò mai… ma sò che lì… da qualche parte c’è qualcosa che regola la tua vita, che a volte ti mette le ali ai piedi ed altre ti schiaccia oltre le viscere della terra ed è in questi momenti che si riflette veramente sulla vita. Io l’ho fatto e vorrei quelle ali adesso, vorrei scappare da queste viscere, e volare insieme a te…
La tua ombra abbraccia la mia e insieme formano la proiezione del nostro pensiero: indistintamente uniti.
La vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.
Al mondo c’è sempre stato un Abele per soffrire ed un Caino per tormentare.
Ti guardo, il corpo abbandonato accanto al mio, l’odore dell’erba appena tagliata si mescola a quello della tua pelle, che scintilla ricoperta di gocce di luce. Sei l’amore.
Innamorarsi è un lusso… chi non può permetterselo finge!