Anonimo – Stati d’Animo
A volte odio stare in compagnia, non perché sono un solitario, ma perché spesso la gente unita, tira fuori il peggio di sé.
A volte odio stare in compagnia, non perché sono un solitario, ma perché spesso la gente unita, tira fuori il peggio di sé.
Certe persone le credi amiche solo perché ti sono vicine per frangenti di tempo, ma è sorprendente come da semplici sguardi, gesti o parole capisci quanto la loro anima sia diversa dalla tua.Sono amici veri quelli che hanno incisi nell’anima i tuoi stessi infiniti desideri.
Raramente mi capita di vedere tutto nero e quando succede tiro fuori tutti i colori della mia fantasia, ridando colore alla mia giornata.
Una preghiera inversa di voglie al contrario, con le richieste sottosopra, le mani giunte dietro alla schiena, il cuore a destra, bisogni superflui, poco esistenziali, spesso, biechi. Offro le spalle come saluto. Non mi genufletto e mi crocifiggo da sola. Espio. Confesso. Non mi assolvo. Mi faccio carne. Pietanza da divorare alla mercè di cannibali incontrati in strada. Ovunque. Rientro in me, monastica, nei chiostri rassicuranti della solitudine strutturale, in ritiro spirituale, sabbatico.
Sai, a volte penso di aver già provato tutti i sentimenti che potessi provare e che d’ora in poi non proverò più niente di nuovo, ma solo versioni inferiori di quello che ho già provato.
Non piangere per me, non valgo nessuna lacrima!
Internet non è al passo con i tempi, ma con il futuro!