Anonimo – Stati d’Animo
Credevo di aver programmato la mia vita, ma poi mi ricordai che il mio professore di equazioni non lineari mi disse: tieni sempre conto del cambio di variabile.
Credevo di aver programmato la mia vita, ma poi mi ricordai che il mio professore di equazioni non lineari mi disse: tieni sempre conto del cambio di variabile.
Fin quando parlo puoi stare tranquillo, ma quando smetto di parlare allora quello è il momento giusto per preoccuparti. Non sono il tipo che ama ripetersi e nemmeno quello che ama pregare più di tanto.
Ci accorgiamo d’avere un’amica solo quando siamo tristi, quando rimaniamo soli, allora ci viene in mente di lei che fino ad ora è rimasta in silenzio, vicino a noi.
Chi sta bene con se stesso, non teme la solitudine. Lui avanza comunque.
Dovremmo smetterla di continuare a pensare a noi stessi, a quello che è giusto o meno per noi. Dovremmo smetterla di crearci paesaggi immaginari che ci rendono più pilastri gelidi che carne ed ossa. Dovremmo smetterla di guardare tra gli occhi degli altri per capire come leggere i nostri. Dovremmo smetterla di sentirci vivi in un mondo di morti. Dovremmo smetterla di cercare cose inutili che non migliorerebbero ne il nostro mondo e ne quello degli altri. Dovremmo ogni tanti prenderci una pausa dai nostri pensieri, quelli che ti consumano le ossa e il cervello, questo è il prezzo per sentirci liberi? Poi, lo saremo davvero un giorno o stiamo facendo tutto per niente, per tornare a posare sui vecchi pezzi di pietra?
Prima di addormentarci, c’è sempre una persona che stringiamo nei nostri pensieri.
E ti diranno: donna, ridi te!