Anonimo – Tristezza
Un amico mi ha chiamato per aiutarlo nel suo dolore; ho messo il mio nella tasca e sono andato.
Un amico mi ha chiamato per aiutarlo nel suo dolore; ho messo il mio nella tasca e sono andato.
A volte ci sono parole che ti lasci scivolare addosso perché sei convinta che mai nulla potrà accadere, a distanza di anni ti rendi conto che mai parole furono più profetiche, erano giorni dell’allegria della spensieratezza, avevi tutto il mondo, ma il mondo non era pronto ad averti.
Spunta il sole e sono sveglia, e come sempre penso a te che vivi dentro…
Una madre sa tutto dei propri bambini sa del dentista, delle partite di calcio, delle cotte, dei suoi migliori amici, del suo cibo preferito, dei suoi timori e delle sue speranze segrete. Un padre sa vagamente di una persona bassa che vive in casa.
Quando veniamo presi dallo sconforto, nulla ci appare per quello che è, diventiamo come ciechi e non vediamo chi è disposto ad offrirci il suo aiuto, non vogliamo accettarlo per il timore di essere ancora feriti e rinunciamo restando nella desolazione, quando invece basterebbe afferrare la mano di chi ci vuole bene ed è pronto ad aiutarci. Rifidiamoci e riaffidiamoci. È l’unico modo per uscire da quella zon d’ombra che offusca la nostra vita.
Dimmi, è il suono che arriva all’orecchio o l’orecchio che và verso il suono?
Arte: connubio tra creatività e originalità.