Anonimo – Vita
I segni della vita son tre: cicatrici, ricordi e qualcos’altro che ora come ora mi sfugge.
I segni della vita son tre: cicatrici, ricordi e qualcos’altro che ora come ora mi sfugge.
Non c’è cosa più insensata nella vita che non la vita stessa.
Ci sono ricordi che sarebbe meglio che non ritornassero in mente, ed è proprio nel momento che riaffiorano al tuo presente, ti rendi conto che la strada per arrivare fin qui non è stata facile, quante lacrime, e tutt’oggi quante ne scendono incontrollate. È vero, certi ricordi riaprono ferite che tu neanche sapevi l’esistenza, solo perché si è cercato di soffocarli ma, quando meno te lo aspetti si aprono più vive che mai, rimarranno lì. Chissà forse per sempre.
Posso fare qualunque cosa e se c’è qualcosa che non posso fare, vuol dire che non ne vale la pena.
Alcune persone vivono una vita sotto stretta sorveglianza, timorosi d’incontrare qualcuno o qualcosa che possa scuotere le loro traballanti fondamenta spirituali. Quest’atteggiamento, comunque, non è colpa della religione, ma della loro limitata comprensione. Il vero Dharma va esattamente nella direzione opposta: aiuta a integrare tutte le varie esperienze della vita in un insieme significativo e coerente, bandendo così la paura e l’insicurezza per sempre.
Solitudine va via lascia la strada a chi vuole entrare a casa mia… la vita.
Le disgrazie sono la salsa di questa pessima pietanza che è la vita.