Anthony De Mello – Felicità
Pur sperando in qualcosa di meglio, non dimenticare che già adesso stai bene, anche senza saperlo.
Pur sperando in qualcosa di meglio, non dimenticare che già adesso stai bene, anche senza saperlo.
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
La felicità non è un’emozione. Non è un sentimento. È una pratica – la pratica dell’eccellenza nell’azione. La gente davvero capace negli affari (come in altre attività impegnative) la gusta spesso.
Quando impiego il mio tempo per aiutare altri, aiuto me stesso, perché mi fa stare meglio!
Quanta gioia troviamo lungo il nostro cammino. Questa gioia senti nel cuore, nell’anima. Come i fiori che sbocciano a primavera, pieni di colori, profumi. Non c’è ragione nel disperare, riesci a percepire la speranza di una vita di gioia e piena di felicità. Dolci attimi che sentiremo alla fine del cammino.
Lei: Sai cosa mi rende felice…lui: Cosa?Lei: il ricordo di me che ti tiene sveglio tutta la notte!
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
La felicità non è un’emozione. Non è un sentimento. È una pratica – la pratica dell’eccellenza nell’azione. La gente davvero capace negli affari (come in altre attività impegnative) la gusta spesso.
Quando impiego il mio tempo per aiutare altri, aiuto me stesso, perché mi fa stare meglio!
Quanta gioia troviamo lungo il nostro cammino. Questa gioia senti nel cuore, nell’anima. Come i fiori che sbocciano a primavera, pieni di colori, profumi. Non c’è ragione nel disperare, riesci a percepire la speranza di una vita di gioia e piena di felicità. Dolci attimi che sentiremo alla fine del cammino.
Lei: Sai cosa mi rende felice…lui: Cosa?Lei: il ricordo di me che ti tiene sveglio tutta la notte!
Il ricordo della felicità non é più felicità, il ricordo del dolore é ancora dolore.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
La felicità non è un’emozione. Non è un sentimento. È una pratica – la pratica dell’eccellenza nell’azione. La gente davvero capace negli affari (come in altre attività impegnative) la gusta spesso.
Quando impiego il mio tempo per aiutare altri, aiuto me stesso, perché mi fa stare meglio!
Quanta gioia troviamo lungo il nostro cammino. Questa gioia senti nel cuore, nell’anima. Come i fiori che sbocciano a primavera, pieni di colori, profumi. Non c’è ragione nel disperare, riesci a percepire la speranza di una vita di gioia e piena di felicità. Dolci attimi che sentiremo alla fine del cammino.
Lei: Sai cosa mi rende felice…lui: Cosa?Lei: il ricordo di me che ti tiene sveglio tutta la notte!