Antonella Coletta – Stati d’Animo
Una parte di noi muore di nostalgia, mentre l’altra lotta per “arraffare” uno spicchio di felicità.
Una parte di noi muore di nostalgia, mentre l’altra lotta per “arraffare” uno spicchio di felicità.
Sarei voluta essere cielo… avrei potuto essere sguardo immenso rivolto sempre con tenerezza in ognuno… Sarei voluta essere sole, avrei potuto infiltrarmi di raggi sorridenti a far brillare labbra qualche volta meste, avrei voluto essere anche nube, mi sarei sciolta in mille gocce di perle di carezze su ogni cuore che crede, come me, all’amicizia.
Le persone cambiano, dimenticandosi di avvisare le altre, cioè tutte coloro che si renderanno conto di averle sopravalutare, di averle offerto una spalla quando soffrivano, di averle aperto il loro cuore quando qualcun altro glielo aveva chiuso, di averle detto sempre si anche quando non lo meritavano, di essersi fatti in quattro per vederle sorridere quando erano sole e tristi. Le persone cambiano, e forse anche io e ricordare come erano farà meno male che vederle oggi.
È troppo facile dare fiducia a chi la merita.
Non sono fatta per rinunciare, nemmeno per restare in attesa in un angolo. Non sono una bella musica che puoi mettere in pausa per riascoltarla quando ti va. Io ho bisogno di qualcuno che abbia la voglia di camminare sulle mie note sempre.
Mille cadute non mi toglieranno di certo la voglia di correre, e camminare, e scoprire. Mille delusioni non mi freneranno nel credere negli altri. Mille lividi, lasceranno tracce mai solchi. Mille “no” diverranno un “sì” meraviglioso domani. Mille maschere non mi impediranno mai di cercare nelle persone qualcosa al di là di un volto. E mille pugni all’anima non offuscheranno il mio sorriso. Mai!.
Essere ciechi e sordi va bene fino a quando la luce e il rumore non sono così forti da iniziare a farti male. All’arrivo del dolore è sempre meglio aprire gli occhi e le orecchie.