Antonella Coletta – Stati d’Animo
Non scriviamo più. Non ci “raccontiamo” più. Eppure a ben guardare ognuno di no ha stralci di lettere soffocate in grembo, pezzetti di storia che ancora son in cerca di orecchie in grado di ascoltare.
Non scriviamo più. Non ci “raccontiamo” più. Eppure a ben guardare ognuno di no ha stralci di lettere soffocate in grembo, pezzetti di storia che ancora son in cerca di orecchie in grado di ascoltare.
Cosa avrebbe potuto salvarci? I non errori, ma poi dicono che sono questi a far crescere; dunque, il non crescere avrebbe potuto salvarci, ma poi dicono che saresti rimasto un eterno bambino, quindi, il non rimaner bambini avrebbe potuto salvarci, ma poi, aggiungono, che preservarlo dentro noi stessi è la formula per non perdere il sapore spontaneo della vita, allora, limitiamoci a scrivere di tutto e del contrario di tutto, di noi stessi e di un io rovesciato, ché tanto, è tutto sottosopra, avremo così, la speranza di vederci, forse, dritti.
Avevo deciso di restare per sempre sul fondo di questo oceano, senza fiato… ma poi tu all’improvviso sei tornato e mi hai respirato dentro…
Conosci te stesso.Cogito ergo sum.Michelangelo: sono reale o immaginario?Sono un personaggio reale in un mondo realeosono un personaggio reale in un mondo irrealeosono un personaggio irreale in un mondo realeosono un personaggio irreale in un mondo irrealeosono un personaggio reale che immagina se stesso irreale in un mondo realeosono un personaggio reale che immagina se stesso irreale in un mondo irrealeosono un personaggio irreale che immagina se stesso reale in un mondo realeosono un personaggio irreale che immagina se stesso reale in un mondo irreale?Iocredo di essere un personaggio irreale che immagina se stesso irreale in un mondo irreale.Socrate e Cartesio: sempre più lontani!
Sentirsi ribelli. Sentirsi liberi. Cos’altro può volere e desiderare un uomo dalla vita? L’essere sempre se stessi si paga, ma è un prezzo che sono disposto a pagare per sentirmi in pace con la mia anima. Alla fine io sono semplicemente Istinto.
La vera solitudine è quella che ti lasciano addosso le persone che ti siedono accanto.
La solitudine, metamorfosi del nostro inconscio proietta il passato oscurando la luce del cuore.