Antonella Marchetto – Tristezza
Mollare per riavere, cadere per rialzarsi, perdere se stessi per ritrovarsi poi più grandi. Amare il dolore perché è nella sofferenza che doniamo a qualcuno o a qualcosa noi stessi.
Mollare per riavere, cadere per rialzarsi, perdere se stessi per ritrovarsi poi più grandi. Amare il dolore perché è nella sofferenza che doniamo a qualcuno o a qualcosa noi stessi.
Camminare su strade intrise di silenzio dove l’anima è accompagnata da un’armonia stridente che sconvolge il pensiero, vagare senza meta alla ricerca di note che siano l’incipit di un pezzo che non ha eguali, dove tutto sarà espressione di sé, senza riserve.
Le porte che si chiudono “sbattendo”, non sono mai state aperte con il cuore.
Non si sta male per qualcuno che non si ha, ma per qualcuno che ha preso il tuo cuore e lo ha fatto a pezzi.
Sono un puntino nel mondo, forse è per questo che nessuno mi vede.
Tutte le volte che sento la vita voltarmi le spalle, mi chiudo nell’unica difesa che ho: la solitudine.
Le delusioni e i dolori sono come la ruggine; deteriorano il cuore e nessuna chiave potrà mai forzarne la serratura.