Antonietta Corvaglio – Ricchezza & Povertà
I doni di Dio non sono mai fine a sé stessi: sono sempre una benedizione per il mondo intero.
I doni di Dio non sono mai fine a sé stessi: sono sempre una benedizione per il mondo intero.
Cogliere il nuovo in ogni cosa è un fatto di consapevolezza, è uno sguardo attento alla vita e al presente. È la via più semplice per scoprire se stessi.
Guardali bene. Guardali negli occhi. Hanno bei vestiti, belle etichette, begli incarti, ma sono velenosi.
Se alcuni uomini sono ricchi è perché quasi tutti gli altri sono poveri.
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l’istituzione che lo fa ricco. In termini assoluti, più soldi corrispondono a minor virtù, poiché il denaro si insinua tra l’uomo e i suoi obiettivi e glieli ottiene, però a scapito della sua onestà. Mette a dormire molte domande alle quali quell’uomo altrimenti avrebbe dovuto rispondere, mentre la sola domanda che gli pone è dura e superflua, come spendere.
La fortuna finisce sempre per cadere su chi non la sa apprezzare.
Il ricco campa sulle spalle forti della povertà.Il povero sogna sotto i piedi grassi della ricchezza.