Antonietta Palermo – Filosofia
A voi regalo schegge del mio animo per dare illusione di conoscermi.
A voi regalo schegge del mio animo per dare illusione di conoscermi.
Al mattino rasserena il tuo cielo,sorridi a tutti,corri verso i tuoi desideri…e nella tua vita,il cielo sarà sempre sereno,tutti ti sorrideranno,e raggiungerai i tuoi desideri.
Certo che la “vita” sia un errore, il suo senso sarà rendere al cosmo i minerali di cui per qualche bislacco incidente abbiamo usufruito per breve ed inutile prestito.Certo che il tempo sia invenzione umana, tributo all’altare del “sistema”… come il salario.Il Tempo, quello vero, quello che non c’era prima del Big Bang, prima della luce, prima dell’evolversi dello spazio – è inconcepibile come potesse non esserci prima d’esser creato – esisterà da qualche parte un nucleo, ma anche una piramide, perché no, una medusa pelagia, insomma un’Entità che di suo possiede ogni elemento occorrente per “costruire” questo universo, ogni elemento, dai minerali alla luce, dall’acqua al Tempo; per l’Entità il Tempo è qualcosa che si può usare, plasmare, stringere, allargare, malleabile come morbido metallo, elemento come tanti, “sempre esistito”. Partiamo sempre dai concetti “inizio” e “fine” per spiegare l’origine della vita, il cosmo non conosce queste due parole che sono i confini del nostro limitato vedere, inesistente capire, inutile esistenza, “sempre” esistere “finire” “iniziare” sono piccoli concetti umani, mortali, che certamente l’Entità non concepisce, probabilmente non esiste un’origine.Il corpo è glomerulo di zinco, selenio, sodio, magnesio: se all’interno vi fosse un’anima, beh, l’avrebbe anche uno scoglio, una calamita potrebbe averne due.Pazzo?Alla stregua d’asserire a dogma che l’uomo nacque dal fango, e, “fanghizzato”, una costola creò la donna; disertore di resurrezione sfuggo al “fango” sposando il “Nulla”.Sindacando, a livello atomico non esistono neanche i colori…
La stoltezza vola basso con le ali della libertà, la saggezza nel limpido cielo con il vento a favore.
Non cresce il piacere della carne, ma solo subisce variazione, una volta che sia rimossa tutta la sofferenza che viene dal bisogno. Il limite dei piaceri che la ragione ci prescrive è prodotto dal calcolo razionale di questi stessi e di tutte le affezioni dello stesso tipo, che procurano all’anima i più grandi timori.
Viviamo in un epoca in cui ogni spiritualità si converte in profitto.Tutto, viene fatto in vista di un guadagno. Un epoca in cui la vita stessa è una mascherata. Che la felicità del vivere, è falsa, come l’arte che la esprime. In una simile epoca di perduta genuinità è forse la follia, la soluzione per la nostra esistenza?
Chi cerca la perfezione mostra difetto.