Antonietta Palermo – Tristezza
L’amore è una candela accesa, incontra tempeste e uragani, ma lotta fino all’ultimo per far risplendere l’arcobaleno. Un giorno però si stanca e si spegne in un lungo sonno.
L’amore è una candela accesa, incontra tempeste e uragani, ma lotta fino all’ultimo per far risplendere l’arcobaleno. Un giorno però si stanca e si spegne in un lungo sonno.
C’era una volta…se fosse una favola comincerebbe così… cavalcherei con un bellissimo destriero verso la mia amata, con il sole negli occhi ed il vento che soffia sul mio viso.Se fosse una favola, sarei un cavaliere che lotta contro draghi e sconfigge i nemici del regno, con compagni fidati al mio fianco.Peccato che della favola ci sia solo la prima frase… peccato che al posto del sole ci sia solo il buio più profondo… ed anche se lotto contro tutto e tutti, rimango solo… in un eterno errare.
Ho sempre pensato che a stare male non sia né la mente, né l’anima e neanche il cuore. A stare male non è neanche il corpo, poiché stiamo male per il semplice fatto che ci vengono in mente tutte le cose passate e sbagliate, quelle che avresti voluto dimenticare e che in quel momento ti ritornano alla mente. Si, sta male poiché si pensa che stando male ci sia dopo un periodo dove staremo di nuovo bene. Nessuno starebbe male se dopo il dolore non ci fosse il sorriso. Non pioverebbe, se dopo non comparisse l’arcobaleno.
Quando sei triste, guarda un’altra volta nel tuo cuore, e vedrai che in verità stai piangendo per quello che è stato il tuo diletto.
Ed io a volte tenace, sognatrice tra i labirinti della vita, testarda come un mulo, ho una lingua tagliente ed uno sguardo che sa fulminare eppure molte volte così logica da farmi paura. Io che parlo d’amore, descrivo la passione ed i tormenti dell’anima. Io che so parlare non riesco a spiegare le mie paure all’unico uomo che amo.
Cerco di chiudere gli occhi, di non pensarci, perché più ci penso e più fa male.
La lacrima era è quella che cade dal cuore di ghiaccio quando si scioglie.