Antonietta Palermo – Tristezza
L’amore è una candela accesa, incontra tempeste e uragani, ma lotta fino all’ultimo per far risplendere l’arcobaleno. Un giorno però si stanca e si spegne in un lungo sonno.
L’amore è una candela accesa, incontra tempeste e uragani, ma lotta fino all’ultimo per far risplendere l’arcobaleno. Un giorno però si stanca e si spegne in un lungo sonno.
Era proprio quello che non volevo perdere… quei momenti felici.
Quando non ci sono valori non c’è anima; lì prende possesso l’odio, il rancore, l’ignoranza, l’invidia. Si radicano dentro, e il vuoto diventa terra, radice, nel buio della ragione.
Il passato fa male pensarlo, guardarlo, riviverlo: le immagini dolci e felici per la nostalgia e la malinconia che sprigionano, le immagini aspre e dolorose per il ricordo delle sofferenze.
Sorridere non significa essere “felici”. Ci sono sorrisi che nascondono “cicatrici”.
Apro gli occhi ma non mi posso svegliare, li apro solo per piangere… ed ora sono così gonfi che non sanno più parlare.
Cammino seguendo la scia luminosa che lascia il tuo cuore. Non togliermi mai la luce del tuo amore, lontan da te, al buio, questa vita vede solo il nero del dolore.