Antonino Gatto – Tempi Moderni
Il male più grande che affligge l’umanità, si consuma fra le proprie mura, nell’incapacità di dialogare, gioire, ed amare!
Il male più grande che affligge l’umanità, si consuma fra le proprie mura, nell’incapacità di dialogare, gioire, ed amare!
Un tempo si scattavano fotografie per immortalare momenti importanti: un bacio, un abbraccio, erano momenti catturati per avere un ricordo con cui piangere, ricordare, rimpiangere. Oggi si scattano foto per metterle su Facebook al fine di dimostrare qualcosa a qualcuno. Un tempo vedevi una persona e te ne innamoravi, ti innamoravi del suo sguardo, del suo modo di parlare, di muoversi, di sorridere, e stavi giorni, settimane o mesi a pensare a come poterti dichiarare a quella persona così importante ma così irraggiungibile. Oggi invece vedi una bella ragazza, l’aggiungi su Facebook, ci chatti, le dici qualcosa di carino, ti ci vedi e voilà inizia il giro interminabile di foto, tag e roba varia. Sembriamo tutti articoli di un catalogo chiamato Facebook. Tutto ciò inizia a non piacermi. Facebook rovina la spontaneità dei sentimenti!
Io sono solo la giusta acidità in questo mondo fatto di surrogato di miele.
È già abbastanza brutto che la gente muoia di AIDS, ma nessuno dovrebbe morire d’ignoranza.
L’inverno più freddo che ho vissuto è stata un’estate a San Francisco.
Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l’alcool o la morfina o l’idealismo.
Le libertà non vengono date. Si prendono.