Antonio Albanese – Ipse dixit
Non lo sputo se no lo profumo!
Non lo sputo se no lo profumo!
Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
Ci sono persone che devono chiedermi scusa e che avranno sulla coscienza il peso di quello che è accaduto.
Onestamente, posso dire che tutti i guai che mi sono capitati sono direttamente, direttamente legati all’alcool e alla droga. Voglio dire, io da sobrio non avrei mai pisciato su un pezzo di pietra di quella fottuta Alamo alle nove di sera e vestito da donna. So di essere un maledetto idiota ma continuo ad esserlo.
Ooooh! Chi poteva mai immaginare che un terremoto riuscisse a danneggiare delle centrali nucleari? Questa è davvero una piega inaspettata degli eventi. Sapete una cosa? D’ora in poi costruiamole solo in posti dove non ci sono terremoti. Ad esempio qua in Italia.
Ecco qui un buono a nulla che mi deve dieci miserabili cent… fin dal 1950! È scandaloso! Chiunque mi deve meno di due milioni di dollari è un morto di fame!
Vogliamo, molto banalmente, combattere le idee che hanno dichiarato eretici amore e buonumore, e avvilito l’esistenza moderna in uno sconquasso di desideri insoddisfatti, pensando che con l’aiuto della tecnica si risolva il problema della felicità lasciatoci in eredità dai totalitarismi barbarici del Novecento.