Antonio Belsito – Morte
Vanno via col callo della vita alle dita, lasciando l’inchiostro che è passato nelle vene.
Vanno via col callo della vita alle dita, lasciando l’inchiostro che è passato nelle vene.
Restituiamo la tranquillità ai Romani, visto che non hanno la pazienza di attendere la fine di un vecchio come me.
Ma non le sembrava giusto vivere per prepararsi alla morte. M’ostinai e asserii che la morte era la vera organizzatrici della vita. Io pensavo sempre alla morte e perciò non avevo che un solo dolore: la certezza di dover morire. Tutte le altre cose divenivano tanto poco importanti che per esse non avevo che un lieto sorriso o un riso altrettanto lieto.
Una persona non muore mai davvero, se nel ricordo… rimane ancora viva.
Non lasciare mai che la paura della morte superi la speranza per la vita.
Un conto è morire, un conto è parlare di morte.
Oggi il settanta per cento dell’umanità muore di fame… e il trenta per cento fa ancora la dieta.