Antonio Belsito – Ricordi
L’ingratitudine è il sentimento di chi dimentica o non vuole ricordare. È facile non ricordare ma è più facile dimenticare. È più facile dimenticare perché non ricordare significherebbe, comunque, pensare.
L’ingratitudine è il sentimento di chi dimentica o non vuole ricordare. È facile non ricordare ma è più facile dimenticare. È più facile dimenticare perché non ricordare significherebbe, comunque, pensare.
Non c’è più bel regalo di un ricordo.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
Possiamo sostituire chi ci sta accanto, ma non siamo ingrado di sostituire un ricordo.
Io lì all’angolo di quel vicolo dove tu dolce chimera passavi da ragazzina per andare a scuola ogni mattina, il mio cuore impazziva e la mia anima volava nei sogni che solo l’adolescenza sa comporre come un quadro d’autore. Non avendo il coraggio di dichiararti quello che sentivo, adesso comprendo quello che avrei voluto dirti non avendone il coraggio, ed il mio è il rimpianto di quello che poteva essere e non fu.
I ricordi sono le orme che il mare della vita non ha cancellato, ma si sono coperte di fiori che sbocciano ad ogni primavera del cuore.
Non sempre ciò che desidera l’uno lo vuole anche l’altro. Ci sarà sempre chi chiude la porta e chi guarderà quella porta, sapendo che dall’altra parte è rimasto il proprio cuore. Là dentro ci sono i tuoi sogni, le tue speranze, la tua vita. Si trova solo la sofferenza vivendo nel passato, ma quel passato era la strada verso il futuro.