Antonio Celano – Abitudine
Tornare a casa dopo il lavoro, o essere stato con gli amici, vuota, no c’è la tua solitudine.
Tornare a casa dopo il lavoro, o essere stato con gli amici, vuota, no c’è la tua solitudine.
Dove si nasconde la sensibilità? Forse tra le pieghe nascoste del dolore? Forse nel timore di non essere adeguato? Forse nel bisogno di aspettare che siano gli altri a capire, a perdonare, ad aspettare, a lenire le ferite, a darti certezze… è forse qui che si nasconde? No, non è qui che si nasconde, questa io la chiamo fragilità.
È proprio quell’insana abitudine di prendersi sempre troppo sul serio che ci fa essere alle volte ridicoli.
Un’azione, come pregare o fare l’elemosina, smette di essere bella quando diventa un’abitudine.
Io ero prigioniero delle mie abitudini, dei miei pregiudizi. Non era male esser stupidi, se…
Se nella giornata, non hai fatto nemmeno una risata, la tua giornata l’hai in parte…
Non sei tu diverso da tutti gli altri, è che nessuno sarà mai uguale a…