Antonio Cuomo – Abbandonare
Mi lasciano in una casa di riposo, perché è giusto che sia così. Però, quante spiagge non ho calpestato io, per loro.
Mi lasciano in una casa di riposo, perché è giusto che sia così. Però, quante spiagge non ho calpestato io, per loro.
I gesti gentili son le carezze del cuore.
Dio mio, lasciami incontrare il suo sguardo, dove un bacio accenderà il mio respiro per un battito senza fine.
Brutto vedere come le persone si facciano condizionare delle altre. Un giorno sono tuoi amici,…
Ogni emozione è una carezza sul cuore.
Vago, perso e misero, ricercatore di semplici aspetti ormai svaniti. Ricerca disperata la mia, vorrei un senso, vorrei vedere attraverso questo esistere, i volti… attraverso i quali sguardi riluce la semplicità di un’azione, che magari non ha motivazione di estraniarsi dal bene. Ricerco il mio essere uomo tra questi cocci di speranze, trovando solo maschere che in questa vita illusoria si affinano in anime che credono il loro agire sia giusto, eppure, il contorno, parla solo e in ogni occasione dell’Amore. Lo narra l’uccelletto che dinanzi all’alba gli dedica il suo melodioso canto, come il proclamare della rinascita in tutte le forme viventi, il loro moto è l’amore… non hanno pigrizie, il mare mai ferma il suo ondeggiare, mentre il giorno e la notte s’inseguono in un dolce conseguire. Noi in tutto questo che rappresentiamo? Chi siamo noi? Gli esseri eletti di Dio, i proclamatori di che cosa? Non abbiamo più passato, non abbiamo più nome, crediamo ma forse in realtà non siamo mai esistiti, perché in quella fede noi non figuriamo! Perché in Dio più non confidiamo.
Io non mi sento sola anche se tu ti sei allontanato da me poiché vivi nel mio cuore.